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Salario accessorio ISTAT 2011-2013: ora subito i pagamenti

MEF e FP certificano la validità degli accordi sottoscritti dalla FLC CGIL

26/02/2016
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Fuori tempo massimo, scaduto il termine dei 30 giorni per il silenzio/assenso, il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Ragioneria dello Stato hanno espresso il loro parere positivo sugli accordi siglati dalla sola Flc Cgil il 9 ottobre 2015, dopo l’approvazione dell’assemblea dei lavoratori.

L’Istat ha impiegato quasi tre mesi per fare approvare i testi ai revisori, preparare le relazioni tecniche e inviare gli accordi ai ministeri vigilanti. Ora, oltre 4 mesi dopo la firma, e a 5 anni dall’inizio di questa vertenza, si può scrivere la parola fine su una contesa che pareva non risolversi mai. Gli stessi ministeri che avevano bocciato il primo accordo sull’anno 2011 firmato dalla Flc Cgil nel luglio 2012, e avevano formulato “osservazioni” sulla seconda versione siglata a ottobre 2013, non hanno trovato oggi nulla da dire nei loro pareri. Lunedì 29 firmeremo quindi gli accordi definitivi sugli anni 2011, 2012 e 2013.

Si tratta di accordi innovativi, utili a limitare i danni provocati dall’applicazione della “legge Brunetta” riguardo alla distribuzione differenziata del salario di produttività. Viene introdotto un principio di distinzione tra produttività collettiva e individuale, affrontando il cortocircuito creato dalla “distribuzione non a pioggia” prescritta dalla legge 150 nel modo più credibile e avanzato realizzato finora negli enti del comparto.

Ora all’Istat non rimane che pagare immediatamente quanto dovuto al personale di livello IV-VIII da anni. Sono 1.834.546 euro complessivi sui tre anni da distribuire tra i dipendenti, tra cui quasi 170mila euro “nuovi”, provenienti dai ratei dei risparmi RIA dimenticati dall’amministrazione e segnalati da noi. E’ un risultato minimo, frutto anche delle mobilitazioni dell’anno scorso, ma che non sarebbe stato né pensato né ottenuto senza il lavoro e la tenacia della Flc Cgil.

Ricordiamo però che il punto centrale della vertenza sul salario accessorio e le progressioni di carriera non è quello appena descritto, ma continua ad essere rappresentato dalle due proposte avanzate dalla Flc Cgil: aumentare con risorse fisse il salario accessorio 2015 dando attuazione all’art. 4 comma 3 del contratto, e costruire un fondo separato per finanziare le progressioni ex art. 54.

Rispetto all’articolo 4 comma 3, per il fondo 2015 ci aspettiamo le risposte promesse in assemblea nell’ambito di 15 giorni dal Presidente Alleva. Lunedì quindi non firmeremo l’accordo sul salario accessorio 2014, perché come annunciato più volte abbiamo, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, scelto di legarne la sottoscrizione a un “pacchetto” che comprenda la quantificazione dell’incremento del fondo 2015.

Sulla costituzione di un fondo a parte per le progressioni articolo 54, attendiamo l’arrivo e la pronuncia del nuovo collegio dei revisori del conti. Come noto la delibera DGEN n. 10 emanata lo scorso 28 gennaio riprende – con quasi un anno di ritardo e qualche peggioramento – l’originaria proposta della Flc Cgil. Noi che ci abbiamo lavorato e ci continuiamo a lavorare crediamo che sia una via credibile e decisiva per raggiungere il risultato, cioè le progressioni di carriera degli aventi diritto, a partire da chi è risultato idoneo all’ultima procedura del 2010.

La prossima settimana sono inoltre previsti due incontri, il 2 marzo sul conto terzi e il 3 marzo sul piano di razionalizzazione della spesa.

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