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Salario accessorio e progressioni: l'amministrazione Istat rimane ferma

Un comportamento allarmante: la FLC CGIL sollecita i vertici dell'ente

04/08/2015
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A un mese e mezzo dall'ultimo incontro, non è arrivato nessun segnale da parte dell'Istat sulle tante questioni riguardanti il salario e le carriere dei lavoratori.

Il fatto che ad oggi, a causa del comportamento dell'amministrazione, non sia concretamente partita la contrattazione integrativa, va al di là di qualsiasi critica. Sarebbe stato già assurdo in assenza dei vertici dell'Istituto, diventa allarmante nella situazione attuale. 

Alla nostra nota del 20 luglio, nonché a quella precedente del 15 luglio, non abbiamo ricevuto risposte formali da parte dell'Istat.

In occasione dell'incontro del 21 luglio sul telelavoro il direttore generale ha però promesso un incontro di contrattazione per la fine del mese, dopo la risposta dai ministeri vigilanti sulla possibilità di utilizzare risorse contrattuali “storiche” ed oggi non impiegate per le progressioni articolo 54.

Sempre in quell'occasione il direttore generale ha accennato al fatto che i revisori avrebbero valutato la possibilità di inserire i ratei dei risparmi RIA mancanti nei fondi degli ultimi anni.

Il mese di luglio è finito, ma non abbiamo avuto alcuna convocazione né notizia in merito alle due questioni accennate da Antonucci. Per questo lunedì 3 agosto abbiamo scritto nuovamente a presidente e direttore generale, per sollecitare un incontro a breve sulle seguenti priorità:

− Utilizzo delle risorse storiche per l'articolo 54. Se non ci sono state risposte da parte dei ministeri vigilanti, l'Istat può e deve procedere, come peraltro avrebbe dovuto fare dall'inizio, secondo un percorso ordinario ed interno, tentando di recuperare il tempo perduto in un'assurdo percorso senza uscita.

− Ipotesi di accordo sul fondo del salario accessorio degli anni scorsi. La Flc Cgil ribadisce le proprie richieste di modifica alle bozze proposte dall'amministrazione nelle ultime occasioni di contrattazione. In particolare riteniamo credibile un meccanismo di produttività collettiva con due sole “fasce” e con una differenza molto meno marcata nella percentuale erogata di quella proposta. Se è vero come pare che saranno inserite e erogate le somme relative ai ratei dei risparmi RIA, chiediamo inoltre che l'Istat produca una nota esplicativa e un prospetto, comprendente i dati, almeno a partire dall'anno 2009, sull'utilizzo dei risparmi dell'articolo 53 da parte dell'Istat e sul possibile uso degli stessi per la costituzione del fondo dell'anno successivo, come previsto dal CCNL. E' infine necessaria una clausola di riserva che consenta eventualmente di riparare a ulteriori eventuali errori nel calcolo del fondo, ma anche risorse ancora da calcolare, come i risparmi dell'articolo 42.

Bando articolo 42: va corretta la questione delle date (posti, requisiti, decorrenza), che vanno allineate al 1° gennaio 2015, va previsto un meccanismo di scorrimento automatico della graduatoria in caso di pensionamenti e cessazioni fino al prossimo bando, va inserita una clausola univoca in caso di parità di punteggio.

Oltre a questi argomenti, che riteniamo prioritari e da trattare quindi nei prossimi giorni, con l'occasione abbiamo anche mandato un documento di riepilogo sulle questioni in sospeso che riguardano questa vertenza iniziata da molti mesi e che ad oggi non ha visto alcuna iniziativa credibile messa in campo da parte dell'Istat.

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