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ISTAT: salari e carriere, Pantaleo scrive al presidente Alleva

L’amministrazione minaccia azioni disciplinari nei confronti dei lavoratori impegnati in una difficile vertenza e si ostina a rifiutare, in maniera ingiustificata, un confronto di merito in sede di contrattazione integrativa.

15/06/2015
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All’ISTAT è in corso da mesi una difficile vertenza con la direzione dell’istituto su salario accessorio e carriere del personale tecnico-amministrativo. L’amministrazione sta dando dimostrazione di non voler riprendere una confronto per arrivare ad una positiva soluzione della vertenza.

Questa ostinazione ha portato alla mobilitazione dei lavoratori e il permanere della situazione ha indotto la FLC CGIL ad avviare le procedure di sciopero.

In una lettera il segretario della FLC CGIL Domenico Pantaleo si rivolge direttamente al Presedente Giorgio Alleva, sollecitandolo ad “invertire la rotta” e a “fermare questa spirale di conflitto e a rispondere positivamente alle rivendicazioni del personale”.

____________________

Roma, 15 giugno 2015

Al Presidente dell’ISTAT
Prof. Giorgio Alleva

e p.c. Al Direttore Generale dell’ISTAT
Dott. Tommaso Antonucci

loro sedi

Oggetto: Stato d’agitazione lavoratori Istat

Egregio professor Alleva,

l’agitazione dei lavoratori dell’Istat per il salario e le progressioni di carriera, in atto da mesi senza risposte da parte dell’amministrazione, sta proseguendo in tutte le sedi. Si tratta di una protesta legittima e giustificata dalla situazione di stallo di salari e carriere che ha colpito tutti i dipendenti pubblici a partire dal 2009 a causa del blocco della contrattazione e che non trova sbocchi nonostante dal 1 gennaio sia stata sbloccata almeno la contrattazione integrativa di ente.

A nostro avviso l’Istat in questi mesi ha scelto di sottrarre progressivamente al tavolo della contrattazione la materia più tipica e anche la più importante per le relazioni sindacali, cioè l’accordo per il salario accessorio e le progressioni di carriera. La decisione di rifiutare un confronto vero, di merito, sui temi posti è per noi di estrema gravità. Questa ostinazione, per altro difficile da comprendere, oltre ad aver indebolito le opzioni concrete per una soluzione positiva della vertenza, ha conseguentemente portato ad una mobilitazione dei lavoratori ancora più determinata. La FLC CGIL ha, pertanto, assunto il mandato ad avviare le procedure di sciopero, affidato dall’assemblea svolta giovedì 11 giugno, a seguito dell’ennesima convocazione priva di contenuti.

Naturalmente, nonostante il quadro descritto, siamo fiduciosi che da parte dell'amministrazione giungano segnali concreti di disponibilità a riprendere una confronto autentico per arrivare ad una positiva soluzione della vertenza.

Se l'amministrazione fosse, al contrario, tentata da soluzioni unilaterali e autoritarie la lotta si intensificherà ancora di più. La minaccia di adottare provvedimenti disciplinari ci sembra, purtroppo, andare in questa sciagurata direzione. Ci riferiamo ai lavoratori che sono intervenuti durante una riunione in svolgimento nella sede Istat di via Balbo per esprimere il loro profondo disagio in merito alla situazione che vive il personale dell’Istituto. Una iniziativa, peraltro pacata, svolta nell'ambito di una mobilitazione diffusa, alla quale si vuole reagire con atteggiamenti di repressione inconcepibili in qualunque contesto lavorativo e meno che mai in un Ente Pubblico di Ricerca. Se così è la invitiamo a fermare al più presto la deriva in atto, compiendo ogni sforzo per rispondere nel merito alle richieste avanzate e ripristinando corrette relazioni sindacali, abbandonando la strada delle ritorsioni individuali che porterebbero solo un ulteriore inasprimento del conflitto.

La FLC CGIL diffida l’Istat dal perseguire una strada senza ritorno, ovvero quella della repressione della legittima protesta, e auspica che si assuma la responsabilità di non andare avanti con un atto grave e senza precedenti nella storia dell’Istituto. Deve essere chiaro che noi non permetteremo che lavoratori in stato di agitazione siano oggetto di assurde azioni disciplinari.

Lei Presidente è nella condizione e nella responsabilità di invertire la rotta rispetto alla vertenza in atto, la invitiamo quindi a fermare questa spirale di conflitto e a rispondere positivamente alle rivendicazioni del personale.

Auspicando in un positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo

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