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ISTAT: aggiornamenti di contrattazione integrativa

Durante l'incontro del 20 settembre amministrazione e sindacati hanno fatto il punto

02/10/2018
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L’ordine del giorno dell’incontro di giovedì 20 settembre 2018 era “relazioni sindacali”, quindi la riunione è stata l’occasione per fare il punto su molte questioni, anche a partire dalla piattaforma presentata dalla FLC CGIL.

Il fondo dei benefici assistenziali relativo al 2016 è stato finalmente approvato dai revisori, quindi “a breve” sarà convocata una riunione di contrattazione per quell’anno, che sarà anche l’occasione per risolvere i problemi connessi con il passaggio al nuovo regolamento, come quello dei pensionati che non potrebbero accedere ai rimborsi delle spese mediche.

I revisori avrebbero opposto nuovamente rilievi tecnici all’ipotesi di accordo sugli anticipi di fascia, ma in attesa del verbale l’amministrazione non è stata in grado di dire se si potrà comunque procedere o occorrerà ricominciare la contrattazione per la terza volta!

Le priorità dell’amministrazione sono quindi la costituzione dei fondi per I-III e dirigenti amministrativi per il 2017 e IV-VIII per il 2018: per quest’ultimo il direttore generale ha assicurato che l’Istat procederà in base all’emendamento che ha permesso la stabilizzazione, incrementando quindi il fondo proporzionalmente alle assunzioni. La discussione su 53 e 54 nuovi (noi proponiamo anche una parte di scorrimenti) è rinviata a dopo la costituzione del fondo 2018, che è quindi fondamentale. 

L’amministrazione ha dichiarato la sua “non contrarietà” a scorrere la graduatoria dell’articolo 42, pur dovendo ancora intraprendere opportune verifiche tecniche.

Il pagamento della produttività relativa al 2017 per i lavoratori dei livelli IV-VIII non è stato ancora calendarizzato. E’ possibile che sia erogata nel mese di gennaio 2019.

Anche sulla reperibilità, l’amministrazione avrebbe intenzione di cominciare “a breve” la sperimentazione prevista dall’accordo sul 2017: ricordiamo che sul disciplinare è necessario un confronto con i sindacati e con i dipendenti interessati.

ORARIO DI LAVORO

L’amministrazione ha illustrato un ordine di servizio che dovrebbe uscire a breve, su quattro istituti previsti dal nuovo CCNL.

Uno riguarda l’introduzione delle “ferie solidali”, e ricalca il contratto nazionale.

Un altro si riferisce alla possibilità, per ricercatori e tecnologi, di recuperare eventuali debiti orari in 4 mesi invece che in 3: la misura potrebbe essere già attiva da settembre.

Un altro ancora disciplina i nuovi permessi (18 ore) per gli accertamenti diagnostici, che si aggiungono ai permessi per gravi motivi (529) e - se presi in modo frazionato - non subiscono la decurtazione come malattia. Sarà comunque possibile continuare ad utilizzare la “malattia per accertamenti diagnostici”, ma solo nel caso in cui il medico certifichi la malattia o la necessità di non tornare al lavoro a causa dell’accertamento diagnostico stesso. Abbiamo chiesto di mantenere anche la disciplina attuale, che consente di utilizzare la malattia per accertamento diagnostico per qualunque visita medica, almeno fino a quando non pervenga una diversa indicazione ufficiale.

I maggiori problemi si riscontrano per quanto riguarda l’applicazione dell’articolo 79, che consentirebbe la valorizzazione del tempo di percorrenza per le missioni. L’Istat intenderebbe limitarlo al personale dei livelli IV-VIII, alle missioni in giornata e solo a fronte di timbrature nella sede di lavoro all’inizio e alla fine della giornata. E’ evidente che in questo modo si sterilizza completamente la portata dell’istituto, che invece potrebbe risolvere sia il caso urgente riguardante i colleghi impegnati nella formazione censuaria, sia quello delle missioni che partono dalla domenica.

Abbiamo insistito particolarmente sulla questione. L’amministrazione si è detta intenzionata a trovare almeno una soluzione immediata ad hoc per i censimenti, sollecitata anche dai responsabili degli uffici territoriali. Nei prossimi giorni ci aspettiamo quindi un segnale. Nel frattempo invitiamo i colleghi a fare richiesta di credito orario, facendo riferimento all’art. 79 del CCNL 2016-2018.

Per quanto riguarda il codice 260 e il suo possibile utilizzo nella sede di piazza Marconi, il direttore generale ha ribadito una sua contrarietà di fondo, se non all’interno di un ragionamento complessivo riguardante l’orario di lavoro in generale, a livello nazionale. Abbiamo chiesto come FLC di nuovo l’attivazione della contrattazione decentrata, anche con questo solo argomento all’ordine del giorno, coinvolgendo quindi anche la RSU di Roma. E’ stata inoltre proposta nuovamente dalle organizzazioni sindacali l’acquisizione dei locali al piano terra della sede di piazza Marconi, che darebbero la possibilità di avere degli spazi comuni decenti, in particolare per consumare il pasto. Una proposta è stata quella di attivare il codice 260 almeno temporaneamente fino all’acquisizione dei suddetti locali.

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