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Il governo avvia la nomina per il nuovo presidente dell’Istat: è Giorgio Alleva

Il 15 luglio firmato il DPR

13/06/2014
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Come previsto, il consiglio dei ministri di oggi 13 giugno, ha nominato il nuovo presidente dell'Istat. Ricordiamo che la nomina da parte del governo non equivale all’incarico, che avverrà solo dopo il parere positivo dei due terzi delle commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato, ovvero le commissioni Affari Costituzionali. Difficile oggi avere certezze sull'esito finale e sulla "compattezza" del governo, visto quanto accaduto, ad esempio, due giorni fa sulla responsabilità dei giudici. 

La FLC CGIL ha apprezzato come la procedura di nomina è iniziata, ovvero con una call trasparente, che ha fatto conoscere all'opinione pubblica le manifestazioni d'interesse per la presidenza dell'Istat. Il processo decisionale è stato poi rallentato, nelle settimane e mesi successivi, anche dalle forti pressioni per il ritorno, evidentemente illegittimo, di Enrico Giovannini alla guida dell'Istat.

La nomina di Giorgio Alleva ferma la tendenza, iniziata con Giovannini nel 2009 e che sarebbe continuata con Pier Carlo Padoan, a selezionare i vertici dell'Istituto nel circolo dell'alta burocrazia europea. Auspicabile che la scelta di Alleva rappresenti un primo segnale di discontinuità rispetto alla deriva burocratica iniziata con il DPR 166/2010, che ha visto tra le altre cose, la costituzione della "dirigenza amministrativa".

Condivisibile poi che la scelta del Governo si sia indirizzata sul candidato con una conoscenza pregressa dell’Istituto, considerato il vigente caos amministrativo e il momento di totale vacanza della dirigenza Istat, che - ricordiamo - attualmente ha un direttore generale ad interim, un direttore dei censimenti reggente e dal 31 maggio è anche privo del direttore del personale.

Aggiornamento del 19 giugno:

Nel pomeriggio la commissione affari costituzionali del Senato ha espresso parere favorevole alla nomina, con la maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti.

Aggiornamento del 26 giugno:

La commissione affari costituzionali della Camera ha svolto l'audizione del professor Alleva. Il video è disponibile sul sito della Camera. Il voto di parere sulla nomina è previsto per mercoledì prossimo, 2 luglio, alle 14.

Aggiornamento del 2 luglio:

La commissione affari costituzionali della Camera ha espresso parere favorevole alla nomina, con 38 sì ed 8 no. Ora si attende l'incarico ufficiale, dopo la ratifica del Consiglio dei ministri e il successivo DPR.

Aggiornamento del 10 luglio:

Il Consiglio dei ministri ha ratificato la nomina di Alleva. Ora si attende il DPR.

Aggiornamento del 21 luglio:

Sul sito del Quirinale appare nell'elenco degli atti firmati la "nomina, per un quadriennio, a Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) del prof. Giorgio ALLEVA".

Aggiornamento del 24 luglio

L'Istat ha comunicato ufficialmente attraverso il proprio sito l'insediamento del nuovo presidente. E' disponibile il testo del DPR, firmato il 15 luglio 2014, che ha nominato Giorgio Alleva presidente.

Giorgio Alleva è professore ordinario di Statistica presso la Facoltà di Economia dell'Università "Sapienza" di Roma, di cui è prorettore.
Si è occupato di qualità dell’informazione della statistica ufficiale, integrazione di basi di dati, modelli di stima del mercato del lavoro, metodi di campionamento, progettazione di indagini, analisi dei dati e metodi di statistica multivariata, valutazione della redditività di investimenti pubblici e privati, programmazione per obiettivi e valutazione della performance, modelli di domanda di trasporti. 
E' stato direttore di Dipartimento presso la facoltà di Economia dal 2005 al 2013, direttore del CITICoRD dal 2002 al 2008, membro del Comitato per l'indirizzo e il coordinamento dell'informazione statistica (COMSTAT)  e del Consiglio dell'Istat dal 2003 al 2011. Negli anni di permanenza nel Consiglio d'istituto, rispetto alla vertenza sulla rete di rilevazione delle forze di lavoro, è stato tra i consiglieri che assunsero una posizione contraria alla scellerata esternalizzazione poi operata dall'Istat. 
E' stato consulente, tra l'altro, della Commissione Europea, dell'Istituto di statistica argentino (INDEC) e della FAO. Ha coordinato progetti con vari enti di ricerca, tra cui l'ISFOL e l'ASI.

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